Questa escursione sostituisce quella già programmata ai Monti Gemelli, annullata per difficoltà logistiche legate ai noti eventi sismici.

NOTA alle tre foto allegate: non avendo immagini del Peschio Palombo le foto si riferiscono alla cresta immediatamente a fianco (sentiero delle Scalette), la foto color seppia è invece proprio la vetta di Cima Lepri.

CIMA LEPRI (m 2443) - salita per il Peschio Palombo - discesa per il Cavallo di Voceto

LA SALITA

Torniamo in Laga con un percorso altamente spettacolare e impegnativo. Punto di partenza è la Chiesetta di San Martino (m 1134), in gran parte crollata dopo il terremoto. La chiesa è coperta da ponteggi e attualmente sono in corso lavori per proteggerne gli affreschi. Dalla chiesa un chilometro di sterrata ci porta direttamente verso il Peschio Palombo. Questa è una cima molto scoscesa la cui salita avviene per sentiero recentemente risegnato dal CAI di Amatrice. Il termine "sentiero" può trarre in inganno: nella prima parte si tratta di rimontare tratti con discreta esposizione su placche, rocce rotte ed erba, per affrontare i quali è richiesto passo sicuro e assenza di vertigini. Non è possibile piazzare corde per cui ognuno dovrà contare solo su se stesso. Superata questa parte si raggiunge la cima del Peschio Palombo e si prosegue su sentiero più marcato ma sempre molto ripido, sul filo di una spettacolare cresta, sino alla parte sommitale di Cima Lepri, una delle montagne più belle della Laga. Il dislivello totale della salita è di circa 1300 metri ma ripeto: sono tutti estremamente ripidi.

LA DISCESA

La discesa all'inizio è comoda: si perde quota dolcemente lungo l'ampia dorsale verso il Vado di Annibale. Da qui si scende per il Cavallo di Voceto: questo è un crinale che corre sospeso tra due profondi fossi. Al termine del Cavallo si scende ancora ad attraversare nel punto meno scomodo il fosso di sinistra, purtroppo il passaggio è ingombrato da tronchi e rami portati giù da una frana: dove possibile noi abbiamo tolto un poco di ramaglie ma in un paio di passaggi bisognerà prestare attenzione. Questa è una buona occasione per imparare a conoscere i profondi fossi delle Montagne della Laga. Infine si esce su una sterrata che ci riporta al punto di partenza.

LA CENA

Lo scopo di fare escursionismo in zone così pesantemente colpite da eventi sismici è anche quello di contribuire all'economia locale. Nella frazione San Cipriano, vicinissima al centro di Amatrice, è stato allestito su progetto dell'architetto Boeri un'area food, dove in nuove ed eleganti strutture di legno e cristallo sono tornati operativi i diversi ristoranti della città.

Proponiamo quindi di concludere la giornata con una cena presso il ristorante "Da Giovannino", orario intorno 19:30.

ore 6:30 Borgonovo lato pista pattinaggio. 

Destinazione San Cipriano-Amatrice. Percorso consigliato: Valnerina, Serravalle, non proseguire per Norcia ma prendere in direzione Cascia, al bivio per Cascia prendere a sinistra direzione Civita di Cascia, Cittareale. Dopo Cittareale si esce sulla Salaria direzione Ascoli, proseguire sulla Salaria per 9 km, quindi difronte al distributore Fuel prendere bivio a destra per Amatrice, dopo 10 km si esce a monte del paese, dopo 1 km si arriva San Cipriano. In tutto 155 km, ci vogliono circa 2h 20m. In alternativa si può passare per Terni Rieti Antrodoco, è più scorrevole ma più lunga (180 km) e si impiega lo stesso tempo.