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Descrizione: Escursione che fa parte del programma di attività inerenti alla Montagna Terapia, ciclo di uscite improntate all'approccio naturalistico e sociale, con un occhio di riguardo a quest'ultimo con particolare attenzione all'interazione personale con i ragazzi.
Lasciata l'auto nei pressi della ex stazione FFSS di Branca (allegato), ora proloco.
Faceva parte della linea ferroviaria
Fossato di Vico - Arezzo
Il 24 ottobre 1881 e' stata accordata la concessione per la sua costruzione,
aveva una lunghezza di km 133,871, inaugurata solennemente il 15 agosto 1886.
Indispensabile questa stazione anche per trasportare la lignite di cui era ricco il territorio della valle dei Chiascio a Branca.
La ferrovia cessò di funzionare il 22 maggio del 1944 a seguito di un disastroso bombardamento da parte delle truppe tedesche.
Si attraversa la strada provinciale,
per incontrare subito la chiesa Madonna del Granello.
legata alla festa che si effettua perché è legata alla devozione degli abitanti verso la chiesa locale, chiamata "del Granello" per via della protezione invocata dai fedeli sul raccolto, specialmente del grano.
La festa, che si celebra la domenica dopo Ferragosto, unisce la devozione religiosa all'antica tradizione della trebbiatura.
Breve visita.
Si procede per lo stradone che porta al borgo di Brancalta con relativo castello.
Ha origini incerte, ma nel 1147 si ipotizza che Teuzenda Randi ne sia stata la prima proprietaria. Nel 1275 passò sotto la sovranità del Comune di Gubbio, che lo restaurò dopo un attacco nel 1390. Nel 1757 passò alla famiglia Mosca e successivamente è stato diviso tra diversi proprietari, come i De Pretis attuali residenti.
Breve vista.
Si riprende per lo stesso stradone fino ad arrivare passando per la diga alla cima della collina.
Potremo ammirare il paesaggio che si presenterà davanti ai nostri occhi per vedere in lontananza paesi e borghi della valle del fiume Chiascio.
Si inizia a scendere passando per una specie di cancello con filo spinato, si incontra una casa diroccata.
Arrivati in fondo alla discesa troveremo il bellissimo Castello di Baccaresca, ora albergo, che gentilmente ci faranno visitare (possibilità, per chi vuole, di prenderci al bar un caffè o fare colazione). Il Castello ha una storia che risale al XII secolo ed è stato un punto strategico militare prima di diventare una residenza nobiliare. La sua proprietà è passata attraverso vari signori, tra cui i Montefeltro, e nel corso del tempo è stato trasformato in una residenza e, dopo un restauro, in una struttura ricettiva.
Usciti dal Castello, dopo aver dato uno sguardo alla piccola chiesa esterna, riprendiamo il cammino. Passata la piccola località di Corraduccio, con la sua particolare chiesetta della Madonna del buon Consiglio, prenderemo la via della Cascata, passeremo sul ponte del fiume Chiascio e da lì a poco avremo la vista delle fragorose cascatelle. Continueremo per lo stradone fino al punto di partenza.
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Difficoltà: E
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Indicazioni: L' escursione e' riservata:
ai soci CAI in regola con l'abbonamento annuale.
Alla Casa Colonica di Marsciano
Agli esteri in regola con l'assicurazione unica per l'uscita .
Abbigliamento idoneo al periodo
Giacca a vento
Scarponi da trekking
Bastoncini.
Chi si presenta con abbigliamento non idoneo,
tipo scarpe da ginnastica,
tuta sportiva,
non potrà partecipare all'escursione.
In caso di pioggia in alcuni tratti
il terreno potrebbe risultare scivoloso.
Acqua, frutta, snack ecc.
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