Tel: 075.5730334 (mar e ven, 18.30 - 20.00)
E-mail: posta@caiperugia.it 

MONTE MOTETTE e VALLE DELLE PRIGIONI
Data: 04/11/2018- Categoria: Escursionismo, Escursionismo
Organizzatori RICCI VINCENZO
RAGNI MARCELLO
Descrizione:

Si parte da Coldipeccio (604 m) lungo il Sentiero Italia ( n°6) fino ad un bivio ove si lascia il SI e si prosegue per il n° 7 per un breve tratto poi lo si lascia per salire liberamente a sinistra il crinale orientale del monte, cercando la via più comoda tra isole di contorti faggi, sempre più radi, fino  a raggiungere gli erti e spettacolari prati superiori. Bellissima e privilegiata la vista sui monti intorno ed in particolare sul Cucco e sulla parete rocciosa del Corno del Catria. Attraversato l'aereo crinale erboso della vetta del Motette (1331 m) si scende con bella vista il versante sud-occidentale fino alla Fonte del Pian di Rolle (968 m). Si riprende il sentiero n°6, che riporta a Coldipeccio, lasciandolo quasi subito per scendere a destra per il più ripido sentiero n°22 che scende alla Valle delle Prigioni. Giunti sull'alveo dell'omonimo Rio lo si segue sul sentiero n°5 in un suggestivo scenario di fitti boschi e innumerevoli rocce di calcare massiccio. Si passa anche sotto un gigantesco masso detto "scarpa del diavolo", prima di raggiungere Pascelupo (529 m), dove termina l'escursione.

Lunghezza Percorso: 10 km. Dislivello: 800 m. circa Durata stimata: 5 ore
Difficoltà: E Indicazioni: Sono necessari buoni scarponi da montagna e fortemente consigliati i bastoncini. Vestirsi adeguatamente e munirsi per vento e pioggia possibili.
Modalità  e mezzi: mezzi propri
Appuntamento

Borgonovo ore 7,45

Collestrada ore 8,00

Percorso auto Perugia-Collestrada-Valfabbrica-Fossato di Vico-Sigillo-Costacciaro-Scheggia-Isola Fossara- dev. per Pascelupo e Coldipeccio.

Km.75

Iscrizione/Prenotazione:
Approfondimenti:

“Mille anni fa la montagna doveva essere tutta un forteto. Tra i tronchi giganteschi doveva vigoreggiare un sottobosco impenetrabile, dove la fauna era ricchissima. Ma i signori indiscussi della montagna, feroci, irrequieti, perpetuamente affamati, aggressivi specialmente di inverno con la neve, corridori velocissimi e instancabili, capaci di coprire molte decine di chilometri in poche ore, forando la selva, erano i lupi.”(Luigi Michelini Tocci). Trovavano forse da sfamarsi a Pascelupo? Il toponimo è tutto un programma! Poi sul Monte Cucco, come sul Catria, sul Nerone ed altri, arrivarono i primi eremiti, che contesero ai lupi le caverne e gli anfratti della montagna e forse impararono anche a convivere e ad usare gli stessi tratturi. Ora i lupi sono veramente rari e ben nascosti; gli ultimi stanno proprio qui nella Valle delle Prigioni, splendida e solitaria forra, lussureggiante di vegetazione e dai mille anfratti, ma percorribile senza attrezzature e .. nel silenzio dovuto ad un santuario della natura.

Allegati: 2018-11-04 Motette e Prigioni.pdf
Quota di partecipazione: Rimborso auto agli autisti Contatta gli organizzatori:

Vincenzo Ricci  3336372943

Marcello Ragni 3356794803